Conservativa

Conservativa
La Conservativa o Odontoiatria Restaurativa è la disciplina che si occupa della ricostruzione di un dente con carie, abrasione, riassorbimento, frattura o forma anomala.
Per la diagnosi di carie ed altri difetti strutturali, oltre all’ispezione visiva, all’impiego dello “specillo” ed alla consultazione delle tradizionali radiografie, utilizziamo mezzi all’avanguardia come la telecamera intra-orale ed una lampada dotata di lenti intercambiabili, che sfrutta il principio della trans-illuminazione.
Con questa, è sufficiente appoggiare il puntale su una delle superfici del dente: il fascio di luce riesce ad attraversarle, permettendoci di valutarne la struttura interna.
Sfruttando la stessa sorgente luminosa, la lente di colore arancione è in grado di segnalare la presenza di perni o bolle di aria nelle vecchie ricostruzioni, la lente di colore verde rende visibili carie nascoste, incrinature, fratture o altri difetti, mentre la lente nera serve ad evidenziare le particelle fluorescenti delle resine, quindi è utile per la precisa rimozione di composito nel caso di vecchi restauri o attacchi ortodontici.
Cos’è il composito?
In passato, per realizzare un’otturazione veniva utilizzata l’amalgama di argento: un materiale scuro con caratteristiche fisiche non proprio ideali, data l’eccessiva durezza e rigidità.
Oggi vengono impiegati materiali più malleabili e privi di tossicità, come appunto le resine composite, che sono in grado di simulare lo stesso colore del dente, rendendosi praticamente invisibili.
Specialmente con questi nuovi materiali adesivi, è raccomandato l’utilizzo della “diga”, un piccolo telo in lattice che serve ad isolare il dente dalla saliva ed a garantire il preciso svolgimento del lavoro, nella massima sicurezza per il paziente.
Cos’è un intarsio dentale?
L’intarsio è un manufatto che viene realizzato dal laboratorio odontotecnico, impiegando diversi materiali: composito (lo stesso materiale delle otturazioni), ceramica o oro. Viene utilizzato quando la superficie da ricostruire è molto estesa o per rinforzare il dente, permettendoci di superare i limiti di un restauro eseguito direttamente in bocca.
E’ una procedura invasiva?
Tutt’altro! E’ una tecnica estremamente conservativa, e spesso ci permette di preservare la vitalità del nervo, persino nei denti su cui si è sviluppata una fessura, o meglio “incrinatura” da trauma: si tratta della sindrome del dente incrinato, caratterizzata dal dolore al freddo, al caldo e alla masticazione.
Talvolta le incrinature possono propagarsi verticalmente lungo la radice, esitando in una vera e propria frattura e rendendo poi necessaria l’estrazione; ponendo un intarsio a copertura della parte masticatoria del dente – dopo averla opportunamente abbassata – impediremo alle due metà di separarsi.
Come si procede?
Servono soltanto due appuntamenti: dopo aver preparato la cavità, nella prima seduta viene rilevata un’impronta e, nella successiva, l’intarsio viene incollato.
Quando si scheggia un dente, possiamo recuperarne il frammento?
L’incollaggio – negli elementi anteriori – può essere effettuato anche con un frammento di “corona” (la parte esposta del dente) che, se prontamente conservato in latte, saliva o soluzione fisiologica, ci consente di ripristinare il colore originario.
I restauri adesivi sono affidabili?
Certamente lo sono, soprattutto se lo smalto che delimita la cavità è ben preservato, similmente a ciò che accade con le faccette.
Quando invece il dente è strutturalmente molto compromesso – si pensi agli elementi devitalizzati – la sola forza adesiva potrebbe non essere sufficiente a garantire un’adeguata durata temporale del restauro. In tal caso è necessario l’utilizzo di un “perno” in fibra di vetro che, inserendosi nella radice dentale da un lato e nella ricostruzione dall’altro, permette una miglior tenuta della ricostruzione stessa.
Le ricostruzioni degli incisivi impongono particolare cautela nel mordere e “strappare” il cibo: questo tipo di movimento, se eseguito con particolare vigore, ne può determinare il distacco.
Possiamo curare anche i denti di latte?
Grazie ai moderni materiali vengono ricostruiti anche i denti di latte: sono importantissimi per la masticazione, per la fonetica, per l’estetica, ma soprattutto per il fisiologico sviluppo dei mascellari e per dare spazio alla dentatura permanente.