L’Emergenza dentistica rappresenta una tipologia di intervento del tutto particolare e le situazioni più frequenti sono le seguenti:
- mal di denti
- pulpite (infiammazione del nervo del dente)
- pericoronarite (infiammazione della gengiva attorno al dente)
- trauma alla bocca o al mento
- frattura di un elemento dentario o parti ossee
- espulsione di un elemento dentario dalla sua sede anatomica
- rottura o distacco della protesi
- rottura o distacco dell’apparecchio ortodontico
- emorragia (fuoriuscita di sangue)
- ascesso
- blocco mandibolare (con bocca che rimane sempre aperta o chiusa)
Oltre alla gestione farmacologica del dolore, alcune di queste emergenze richiedono un pronto intervento: per questo motivo, lo Studio offre i servizi di Reperibilità telefonica e di Soccorso odontoiatrico*.
E’ bene sapere che, in caso di trauma, anche il paziente o le persone immediatamente vicine possono rendersi utili ed agevolare il primo soccorso, aumentando le probabilità di successo della terapia. In che modo?
In caso di frattura parziale di un dente, occorre raccogliere il frammento e immergerlo nel latte, nella soluzione fisiologica oppure nella saliva. Garantendone la continua idratazione saremo in grado di incollare il frammento e ottenere un restauro praticamente invisibile. Tuttavia è opportuno richiedere un appuntamento di emergenza per individuare traumi ad altre strutture anatomiche, emorragie interne o esposizione dei nervi dentali. Inoltre, se non si riuscisse a trovare il frammento, questo potrebbe essersi nascosto nel labbro o nella guancia, ed in tal caso dovremmo provvedere al suo recupero.
In caso di avulsione –ovvero di fuoriuscita del dente dalla sua sede anatomica- è necessario raccogliere subito il dente impugnandolo dalla “corona”, ossia la parte normalmente visibile in bocca, lavarlo con getto di soluzione fisiologica o acqua corrente per rimuovere lo sporco e i residui di terra, ed effettuare con urgenza il riposizionamento. Perché non occorre pulirlo eccessivamente?
Perché si rischierebbe di eliminare, oltre allo sporco, anche le cellule del “legamento parodontale” (distribuite lungo la radice del dente) che, se correttamente mantenute, garantiranno la completa guarigione. Viceversa, con il tempo si potrebbe verificare l’anchilosi (una sorta di fusione del dente con l’osso) oppure il riassorbimento della radice. Poco importa se con il riposizionamento di emergenza non si riuscisse a trovare l’esatta posizione: sarà poi compito del Dentista effettuare una legatura ortodontica per bloccarlo agli altri denti ed allinearlo correttamente.
In caso di rottura della dentiera o della protesi, è sconsigliato provare a ripararla con adesivi commerciali, in quanto si rischia di complicare la situazione e di impedire al tecnico di collocare i frammenti nella giusta posizione.
Per lenire il dolore causato da un ascesso , oltre all’assunzione di farmaci, è opportuno applicare del ghiaccio esternamente alla zona interessata ed evitare di sdraiarsi, perché così facendo aumenterebbe il flusso di sangue verso le testa, accentuandone il gonfiore. In tal caso, se sussistono le condizioni, un drenaggio effettuato dal Dentista può essere maggiormente risolutivo.
Per arrestare/ridurre una fuoriuscita di sangue, si consiglia di applicare una garza sterile arrotolata nella zona dell’emorragia, esercitando una pressione costante per 20 minuti (ad esempio stringendola tra i denti). Anche in questo caso è utile l’impacco di ghiaccio sulla cute, oltre ad evitare di sdraiarsi.
Nella sezione contatti sono specificati tutti i nostri riferimenti.
Al di fuori del normale orario di apertura – sabato, domenica e festività compresi – potete comporre il numero per le emergenze, dalle ore 9 alle 18, per parlare direttamente con il Dr. Benedetti.